1. |
Luce Negli Occhi
03:39
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Siamo qui da un'ora e siamo ai ferri corti
Non ci siamo accorti ma siamo già morti
Siamo il danno a cui si aggiungerà la beffa
Siamo pesce cotto siamo carne fresca
Chiusi in un albergo in una stanza a ore
Ho un ego così grande che se piango piove
Dammi una cartina che sennò mi perdo
Schiaccio l'acceleratore e scappo dall'inverno
Siamo sempre qua
Finché la vita ci stritola
Siamo Bonnie e Clyde
La luce oltre la siepe
Due pallottole identiche pronte per uccidere
Ti prometto che farò una brutta fine
Pensavo fosse amore invece era un fucile
Mandami una lettera sporca di sangue
La corrispondenza non conosce pace
Facciamo la guerra facciamo l'amore
Sei in ritardo, sì, però di poche ore
Certo sei una stronza e io sono un bastardo
Riempimi di schiaffi e puoi lasciarmi solo quando piango
Siamo ancora qua
Finché la vita ci mastica
Siamo caschi rotti
Siamo luce negli occhi
Siamo favole e plastica
E siamo sempre qua
Finché la vita ci stritola
Siamo Bonnie e Clyde, la luce oltre la siepe
Due pallottole identiche pronte per uccidere
È una passione
Un'ossessione
Un desiderio
Una crisi d'identità
È una passione
Un'ossessione in bilico tra vizio e necessità
Siamo ancora qua
Finché la vita ci mastica
Siamo caschi rotti
Siamo luce negli occhi
Siamo frutta di plastica
E siamo sempre qua
Finché la vita ci stritola
Siamo Bonnie e Clyde, la luce oltre la siepe
Due pallottole identiche pronte per uccidere
Ti prometto che farò una brutta fine
Tagli sotto gli occhi tagli sul vinile
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2. |
Scala Di Grigi
03:59
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Credo che la notte abbia esaurito i consigli
Credo di far schifo quindi non voglio figli
Credo che la vita sia finita da un pezzo
E che siamo l'indifferenziata dell'universo
Ci sono due bottiglie di plastica, con rum e sapone provo a sciacquare via
Il sangue dalle lame d'acciaio e i tuoi pezzetti di lingua appiccicati alla mia
Credo al vino e meno alle date di scadenza
E che la luna abbia giustificato l'assenza
Del suo lato oscuro che in realtà è timidezza
Con un bagliore bianco, una falsa promessa
Ci sono ghiaccio, gin, acqua tonica il buio e la luce non si alternano più
Altro che l'odore del sesso, ci ubriachiamo nel letto e chi ci tira più su
Che cosa resterà
Delle lacrime pagate in anticipo e di questa realtà
Che ci sfiora, ci frusta sulla schiena e non conosce pietà
E non conosce pietà
Credo che la notte appaia tutto più puro
Credo nella vodka e nei segnali di fumo
Credo che la morte sia soltanto l'inizio e che la sofferenza serva per non prenderci il vizio
Ci sono guerre tra le lenzuola
Nostalgie di una scuola e di una tenera età
In cui non si facevan progetti ora che siamo reietti, di noi cosa sarà
Che cosa apparirà
Dal ricordo violentato e distorto della felicità
Un'immagine in scala di grigi
Un ritratto a metà
La realtà più che noiosa è inutile
Neanche l'arte mi conforta più
Abbracciamoci, baciamoci, ammazziamoci
Fino alla fine del tempo
Che cosa resterà
Delle lacrime pagate in anticipo e di questa realtà
Che ci sfiora, ci frusta sulla schiena e non conosce pietà
Che cosa apparirà
Dal ricordo violentato e distorto della felicità
Un'immagine in scala di grigi, un ritratto a metà
Un ritratto a metà
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3. |
Debito Di Ossigeno
05:12
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Sembra che vadano avanti sempre gli stessi, sempre le stesse facce
Sembra che vadano avanti sempre gli stessi, sempre la stessa carne
Hansel e Gretel, profumo rosso nell'aria, sempre le stesse storie
Specchi a parete, niente riflessi negli occhi, sempre le stesse scorie
La vita è uno sbaglio, un ingranaggio inceppato, un mare senza onde
Un grande progetto contraddittorio e perverso: arcobaleni e bombe
Nudi alla meta in cerca di sesso e contanti sotto mentite spoglie
Baci di giuda sempre sotto la cintura, l'anima marcia si scioglie
E già mi chiedi di venire via
All'ombra di questa poesia
Che non riesco neanche a capire
Sobrio non mi son mai divertito
E mi son sentito vivo
Solo a un passo dalla fine
Drappi di seta legati stretti sui polsi chiudono gli occhi alla noia
Schiena schiacciata da un tacco su un pavimento come se fosse una stuoia
Nato sconfitto, assassinato nel buio, ho come musa la luna
Faccia di cazzo, umore sempre più scuro, baci di buona sfortuna
Non sporcarti con la mia follia
Il sangue ha lasciato una scia
Che non puoi più cancellare
Dalle stelle prendo quanto basta
Bevo e accorcio la distanza
Tra il mio incubo e le favole
Debito di ossigeno (Mi si spezza il fiato)
In debito di ossigeno cadrò
Debito di ossigeno (Mi si spezza il cuore)
In debito di ossigeno cadrò
E già mi chiedi di venire via
All'ombra di questa poesia
Che non riesco neanche a capire
Sobrio non mi son mai divertito
E mi son sentito vivo
Solo a un passo dalla fine
Non sporcarti con la mia follia
Il sangue ha lasciato una scia
Che non puoi più cancellare
Dalle stelle prendo quanto basta
Bevo e accorcio la distanza
Tra il mio incubo e le favole
Tra il mio incubo e le favole
Tra il mio incubo e le favole
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4. |
Germogli
03:44
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Ti ho riconosciuta al primo sguardo
Quelle labbra rosse sembravan lì apposta per me
Gli occhi hanno anticipato tutto
L'inizio la fine, la luce, la felicità
E la nostalgia
La felicità
E la nostalgia
Dai, lasciami almeno un sorso d'acqua
O un'alta marea che mi porterà al largo e chissà
Se nuoterò fino a salvarmi
O se affogherò in un ricordo di felicità
E di nostalgia
Di felicità
E di nostalgia
Dai
Non c'è altro da fare
Ti vengo a cercare ogni anno all'inizio della primavera
poi mi tappo il naso e non respiro più
E ne ho pieno il cazzo
Del sole rovente, la sabbia che scotta
i concerti allo stadio, tutto perde senso se non ci sei tu
Sai che una speranza tira l'altra
Nel sottobosco c'è un muschio che ci nutrirà
Appesi a un ramo ancora verde
Rinasceremo germogli nell'oscurità
Come per magia
Nell'oscurità
Come per magia
Dai
Non c'è altro da fare
Ti vengo a cercare ogni anno all'inizio della primavera
poi mi tappo il naso e non respiro più
E ne ho pieno il cazzo
Del sole rovente, la sabbia che scotta
i concerti allo stadio, tutto perde senso se non ci sei tu
Non so più cosa fare
Ho urlato il tuo nome invano a perdifiato
Poi marzo è finito, il mio umore è crollato e non torna più su
Ho una spina nel cuore
Mi siedo in poltrona e attendo la neve
Che neanche la ganja mi prende più bene se non ci sei tu
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5. |
La Prima
05:12
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Hai bisogno di sentirti sporca ancora un po'
Se hai bisogno di sentirti male, dimmelo
Hai bisogno della tua paura
Hai bisogno della tua paura
Hai bisogno di questo dolore cristallino
Di un urlo mozzato e denti contro al tuo cuscino
Hai bisogno della tua paura
Hai bisogno di una notte scura e avvelenata amica mia
Le sirene strillano
E tua madre muore sofferente in casa sua
I parenti piangono
Solo un paio d'ore e la tortura finirà
I lampeggianti illuminano la notte di blu
Ti sbracci e affoghi dentro a un folle deja-vù
Baci e abbracci, frasi fatte e fatta sei anche tu
Che guardi il cielo e urli "non ne posso più"
Hai bisogno della tua paura?
Hai bisogno di una notte scura e avvelenata amica mia
Le sirene strillano
E tua madre muore sofferente in casa sua
I parenti piangono solo un paio d'ore e la tortura finirà
Resta solo un brivido
Resta solo un timido
Rimpianto amica mia
Le sirene strillano
Spezzano il silenzio della notte in casa tua
Le preghiere muoiono
Cadono sui cocci della vostra intimità
Le sirene strillano
E tua madre muore violentata in casa sua
I parenti piangono
Solo un paio d'ore e la tortura finirà
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6. |
Cerco
03:37
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Rantoli di baffi e barbe nei sobborghi
Smunti reggicalze in cerca di avventure
In sottofondo pioggia, pioggia sopra i bonghi
Cani sciolti come fossimo sculture
Posaceneri stracolmi di pensieri
Rendono le notti insonni le migliori
Convinto di poter cambiare i miei criteri
Strappo all'alba vecchi predatori
Cerco
Serpenti di vicoli stretti
Cerco
Insegne intermittenti
Cerco
Donna grassa senza denti
Cerco
Limoncelli fluorescenti
E vomito
E vomito
Neon
Che scricchiolando sotto i piedi
Indicano la strada verso il prossimo bancone
Nuvoloni neri riempiono i miei cieli
Hanno in mente solo il prossimo acquazzone
Mi trascino a piedi nudi e resto dritto
Chiamami randagio o non chiamarmi affatto
Prenderei a calci il mondo ma sto zitto
Rosicchio ogni avanzo come un ratto
Cerco
Serpenti di vicoli stretti
Cerco
Insegne intermittenti
Cerco
Aspirine effervescenti
Cerco
I miei occhiali o per lo meno le lenti e cado giù
Lucido così mai lo sarò ancora
Le voci non faticano ad essere fischio
In quel bar un altro uomo si innamora
La caduta è un passo breve ma non rischio
Le mani sulla testa e tra i capelli
Fermano la giostra di luci ed ombre
Fino a ritrovarmi rovesciato sui fornelli
Finalmente con la testa sgombra
Cerco
Serpenti di vicoli stretti
Cerco
Insegne intermittenti
Cerco
Panda usata senza vetri
Cerco
Kebabbari sorridenti
E mangio un po'
E mangio un po'
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7. |
10 Anni
06:25
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Correre sul filo del rasoio amica mia
Non è certo la strada più semplice
Nervi tesi, pugni chiusi anche nei momenti
In cui avrei preferito sorridere
E di perdere la faccia non mi frega un cazzo
È la stessa faccia che io no, non considero più mia
Io non considero più mia
Ci siamo mischiati ossa, fluidi e anima
Senza l'ansia di doverci scegliere
Ti ho incontrata mille volte in mille vite e più
Finalmente hai scelto di morire insieme a me
C'è una cicatrice in fondo al tempo
Dobbiamo soltanto chiudere gli occhi e saltarci dentro
Dieci anni, dieci giorni o dieci lunedì
Dieci tagli netti alle curve del tempo
Dieci anni, dieci schiaffi o dieci giorni bui
Non mi fanno male, è di cemento il sogno
Che vive in me
Che vive in me
Che vive in me
Scegliere di essere soli non è facile
E non parlo certo di solitudine
Devi regalare al mondo la tua energia
Devi bruciare se vuoi sopravvivere
Guardami che ti accarezzo luna
Guardami dall'alto della tua indistruttibile armonia
Indistruttibile armonia
Sogno una galassia buia in cui mi spegnerò
Sarà tuo il mio ultimo silenzio
Sarà un matrimonio tra luce ed oscurità
Sarà sia la fine che il principio
Guardami ti mando un bacio luna
Sono pronto per lo scontro con tutti i pianeti e anche di più
Dieci anni, dieci giorni o dieci lunedì
Dieci tagli netti alle curve del tempo
Dieci anni, dieci schiaffi o dieci giorni bui
Non mi fanno male
È di cemento il sogno
Che vive in me
Che vive in me
Che vive in me
Che vive in me
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8. |
Riflessi
05:01
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Occhi neri accendono la luna
E non parlo certo di sfumature
Il colore è una menzogna buona per disorientarci
Perderci e non ritrovarci più
Cerco il tuo respiro tra i ricordi
Mentre il vento soffia e spazza via
Dall'asfalto i brandelli di quello che siamo stati
Sangue, sperma e lacrime d'addio
Mi hai insegnato a dominare il vuoto
Prima di voltarti e andare via
L'eroina e le promesse hanno lo stesso sapore
Della morte sotto anestesia
Mi sforzo e non ricordo il tuo sorriso
In ospedale ho realizzato che
Che si muore soli
Che si muore soli
Che si muore soli
Che si muore soli
Occhi bianchi, gelidi e ammalianti
Alternano riflessi e trasparenze
Mi hanno già trafitto e io in ginocchio immaginavo
Il mio fiato farsi nebbia e poi rugiada
Natura intrappolata in una gabbia
Di sangue, ossa, muscoli e illusioni
Non ignoro il suo lamento
Ma addomestico la voglia di finire prima del previsto
Fuoco sacro fonte di saggezza
Luce calda prima della morte
La tua mano fredda ha disegnato l'ultima carezza
Sopra le mie guance umide
Mi sforzo e non ricordo il tuo sorriso
Al cimitero ho realizzato che
Che si muore soli
Che si muore soli
Che si muore soli
Che si muore soli
Che si muore soli
Che si muore soli
Che si muore soli
Che si muore soli
Mi sforzo e non ricordo il tuo sorriso
Al cimitero ho realizzato che
Che tutto quello c'era da dire è stato già detto
E che un altro ritornello
Sarebbe puramente ornamentale e fine a se stesso
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